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Promozione

Marco Girardi: «È andata così»

Mentre in Italia si attende il classico discorso di fine anno da parte del Presidente della Repubblica, il nostro sito ha intervistato il mister della Promozione, Marco Girardi, per fare il punto della situazione sul girone d'andata a cavallo della pausa invernale. Poi a febbraio riprenderà la corsa e subito col big match contro la capolista Rotaliana.
Mister, andata chiusa con il secondo posto a cinque punti dalla capolista Rotaliana. Più contento della posizione o più rammaricato per il distacco?
«Diciamo che sono contento per il secondo posto perché è la conseguenza della crescita di tutti, società, staff, calciatori; ma anche il proseguimento di quel percorso intrapreso quattro anni fa. Abbiamo saputo prendere spunto dagli errori commessi in passato e abbiamo così cercato di migliorare tutto quello che era nelle nostre possibilità. La società ha allestito una buona squadra e i calciatori si sono subito messi a disposizione. Poi il lavoro sul campo ha fatto in modo di "fare squadra". Abbiamo fatto un buon girone d'andata ma purtroppo non siamo stati perfetti e abbiamo lasciato qualche punto agli avversari. Rimango comunque fiducioso per il girone di ritorno perché la squadra ha ancora margini di miglioramento e quindi il distacco non mi turba anzi, mi carica e vorrei che caricasse i miei calciatori per cercare di migliorarsi ancora. Poi a fine anno faremo i conti e le giuste valutazioni a freddo».
Quarta stagione con la ViPo, sempre in crescendo; è in linea col progetto il percorso effettuato?
«In questo quadriennio ci sono stati miglioramenti tangibili sotto tanti punti di vista. La società è sempre più attrezzata, organizzata e strutturata, caratteristiche fondamentali per raggiungere gli obbiettivi, Il settore giovanile continua a lavorare in maniera puntigliosa e professionale e si intravedono talenti in ogni squadra. La prima squadra è aumentata di livello anno dopo anno, partita dopo partita. Quindi siamo in linea con gli obbiettivi prefissati all'inizio del percorso».
Come si stanno ponendo i giovani del vivaio presenti nella rosa della prima squadra?
«I giovani si stanno destreggiando bene, si impegnano e migliorano giorno dopo giorno. Tutti stanno giocando, ovviamente chi più e chi meno, e stanno dando il proprio contributo. Poi non dimenticherei quelli che si stanno giocando in categorie superiori, ma che comunque sono cresciuti insieme a noi in queste stagioni».
Alcuni giocatori della prima squadra sono anche tecnici nella scuola calcio, una scelta importante per la ViPo?
«Il fatto che alcuni calciatori della prima squadra, anzi direi molti visto che sono ben sei, allenano nel settore giovanile credo che porti numerosi vantaggi. Alzano il livello dei tecnici perché sono molto preparati e hanno molto entusiasmo, hanno una visione moderna del calcio e della metodologia di allenamento, hanno un vissuto da calciatore importante con esperienze da trasmettere, poi aumentano il senso di appartenenza alla società. I bimbi sono felici di essere allenati da un giocatore della prima squadra che diventa per loro un punto di riferimento da prendere ad esempio e da emulare, e poi vengono a vedere la partita del loro mister alla domenica. Credo che questa caratteristica sia proprio il valore aggiunto della scuola calcio élite e del settore giovanile della ViPo.
A maggio sarà contento se...
«Sarò contento se si continuerà a crescere, se si manterrà alto il livello di gioco e se il movimento continuerà a crescere e a maturare. Poi il calcio è fatto di risultati per quanto riguarda la prima squadra e quindi saranno quelli a dire se dovremmo essere contenti o no»

Autore
Cristiano Caracristi
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